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È semplice rendere le cose complicate, ma è difficile renderle semplici.
F. Nietzsche 

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Approccio terapeutico

Il metodo scientifico-culturale al quale approdo affonda le proprie radici nella tradizione della Psicoanalisi Classica, partendo dagli studi di Sigmund Freud, ed approfondisce la teoria e la pratica clinica della Psicologia dell’Io, della Scuola delle relazioni Oggettuali, della Psicologia del Sé, non chè i recenti contributi di J. Bergeret, O. Kernberg, P. C. Racamier, A. Green, E. Gillièron, N. C. McWilliams.
Il mio metodo di lavoro si fonda in  particolare sul modello bio-psico-sociale di Engel (1977) e verte in modo specifico sul processo di mentalizzazione dell’individuo. L’equilibrio e lo squilibrio psichico dipendono dall’interazione tra fattori biologici-ereditari e fattori psicologici-sociali. Tali fonti, insieme, influenzano i diversi livelli della psiche, agevolandone o inibendone le potenzialità. Il mondo intrapsichico e il mondo relazionale sono legati dinamicamente. Il “funzionamento psichico” di un individuo, pertanto, è la risalente del rapporto tra le pressioni interne, esercitate dai propri bisogni psicologici ed emotivi, e le sollecitazioni che provengono dall’ambiente.

Alla luce di tale metodo, il modello psicoterapico si fonda sui principi cardine dell’accoglienza, ascolto empatico, oggettivo ed intersoggettivo e privo di giudizi, analisi della motivazione al percorso terapeutico, analisi del transfert, valutazione della sintomatologia, analisi del comportamento verbale e non verbale, programmazione del trattamento psicoterapeutico finalizzato al cambiamento dell’equilibrio intrapsichico e relazionale e alla costruzione di un appoggio bio-psico-sociale più funzionale all’organizzazione della personalità della persona in maniera del tutto soggettiva.

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